Ho sempre avuto un debole per le opere letterarie di Luigi Pirandello fin dai tempi del liceo, tanto da portarlo alla maturità. Trovandomi ad Agrigento per qualche giorno, ho colto l’occasione per recarmi in visita nella sua casa natale.
Storia e curiosità
Il 28 giugno 1867 in una villa di campagna nei pressi di Agrigento denominata “Caos”, nasce Luigi Pirandello, scrittore, drammaturgo e poeta italiano. Dopo gli studi liceali compiuti a Palermo, si laurea nel 1891 a Bonn in Germania, in Filologia romanza con una tesi sul dialetto di Agrigento. Si stabilisce a Roma un anno dopo. Lì stringe amicizia con Luigi Capuana, compone le prime novelle e il suo primo romanzo.
Vive un rapporto difficile con la moglie, sposata nel 1894 da un matrimonio combinato tra le famiglie, da cui nascono tre figli.
Per arrotondare lo scarno stipendio, a seguito dell’internamento della moglie Antonietta, intensifica di più la sua collaborazione con giornali e riviste. Il fallimento economico, la follia e la sua situazione familiare, diventano i temi centrali delle sue opere. Nel 1904 pubblica a puntate sulla “Nuova Antologia” Il fu Mattia Pascal, che riscuote un notevole successo tanto che, uno dei più importanti editori del tempo, decide di pubblicare le sue opere.
Durante il periodo della guerra, vissuto tragicamente sia per la partenza dei figli al fronte, ma altresì per la perdita della madre, scrive Così è (se vi pare) ed altre celebri opere. Con il capolavoro Sei personaggi in cerca d’autore, raggiunge il successo internazionale. Nel 1926 pubblica il suo ultimo romanzo Uno, nessuno e centomila e nel 1934 a Stoccolma riceve il Premio Nobel per la Letteratura. Si spegne a Roma nel 1936.
Le sue ceneri furono dapprima custodite in un’urna greca, successivamente seppellite ai piedi di un grande pino pluricentenario, posto nel viale in prossimità della sua casa natale.
Pirandello amava giocare con il nome della località in cui era nato. Lui stesso si definiva figlio del Caos.
Cosa vedere
Casa Museo Luigi Pirandello
La costruzione rurale di fine 700 a strapiombo sul mare, con una vista spettacolare è l’abitazione in cui, la famiglia Pirandello trovò rifugio nel 1867, quando l’epidemia del colera affliggeva la Sicilia .
Dichiarata monumento nazionale nel 1949 e acquistata dalla regione Siciliana nel 1952, ha successivamente subito un restauro.
La casa suddivisa in due piani, conserva al piano terra alcuni dipinti realizzati dalla sorella dello scrittore, Rosolina.
Al piano superiore oltre ad essere esposti alcuni mobili originali, sono visionabili una serie di documenti della sua produzione letteraria, a partire dal periodo liceale, conseguito presso il Vittorio Emanuele II di Palermo. Nelle bacheche in legno sono custodite lettere scritte di suo pugno, altre ricevute da colleghi Moravia e Grazia Deledda.
Presenti anche una collezione di fotografie, libri autografati e onorificenze. Esposto in bella vista anche il manoscritto con le sue ultime volontà.
Un percorso esterno conduce ad un albero secolare, dove dal 1961 accoglie le sue ceneri, come richiesto nel testamento. Ed è proprio in questo tranquillo giardino, all’ombra del pino, che Pirandello amava scrivere.
Costo biglietto: Adulti € 4,00 – bambini gratuito
Orari di ingresso: dalle ore 9:00 alle ore 19.30 giorni feriali – domenica e festivi dalle ore 9:00 alle 13:30
Indirizzo: Contrada Caos Villaseta, 92100 AG
Camminare nel pavimento, seppur restaurato, in cui ha Pirandello stesso mosso i sui primi passi, e toccare le mura che l’hanno visto crescere è un esperienza da non perdere.
Un luogo tranquillo in cui si respira serenità. Un affascinante museo per tutti gli amanti della letteratura.
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