Nell’entroterra siciliano in provincia di Caltanissetta sorge Mussomeli, graziosa cittadina, che predilige tra le sue bellezze architettoniche, il Castello Manfredonico.

Un paese anche noto per la produzione di grano, olio, vino e per l’allevamento di bestiame da pascolo.

Poiché il mio interesse verso i borghi cresce giorno dopo giorno, di certo non potevo farmi mancare l’occasione, di visitare questa caratteristica località collinare, e nel frattempo farla conoscere a voi.

Storia e curiosità

Nel corso delle epoche, Mussomeli è stata interesse di molte popolazioni. Numerosi reperti archeologici testimoniano infatti, la presenza dei Sicani e dei Siculi. Successivamente fu conquistata dai romani e dagli arabi. Proprio da quest’ultimi discenderebbe il nome di Mussomeli, difatti dall’arabo Manzil (sosta, dimora, casale) e Mel (bene). Secondo alcuni storici, il nome deriverebbe dal latino Mons Mellis (monte di miele).

Facendo riferimento alla tradizione il costruttore che innalzò la prima casa in questa terra, trovò degli alveari, assaggiando del miele si sporcò il muso, il paese così prese il nome da “Mussu di meli”. Non è un caso che lo stemma del luogo ha tre torri attorniate da api in volo.

Durante il dominio dei Normanni e degli Svevi, in cui conobbe un notevole sviluppo architettonico, gli venne attribuita l’espressione di “Presepe d’Europa”.

Fra il 1364 e il 1367 Manfredi III di Chiaramonte, discendente di Carlo Magno,  ottiene dal Re Federico la terra e il paese di Mussomeli. Divenuto signore del paese fa edificare un castello, probabilmente sulle rovine di uno arabo, ed espande il piccolo borgo. Questo nel frattempo prende il nome di Manfreda. Nel 1370 viene inaugurato il Castello Manfredonico Chiaramontano in stile gotico-normanno.

Una leggenda legata al Castello di Mussomeli narra la storia del principe Federico e delle sue tre sorelle: Clotilde, Costanza e Margherita. Il principe un giorno fu costretto a partire per la guerra. Ma poiché non aveva a chi affidare le sue belle sorelle, decise di rinchiuderle in una stanza con il mangiare necessario, e murare la porta fino al suo ritorno. Sfortunatamente la guerra si prolungò nel tempo e le tre donne restarono senza cibo. Non avendo nessuno a chi chiedere aiuto, spinte dalla fame, decisero di cuocere le scarpe. Quando il principe fece ritorno dalla guerra, trovò le tre sorelle morte e con le scarpe tra i denti. Quella stanza oggi è chiamata “delle tre donne”.

Un’altro racconto sul Castello Manfredonico, riguarda una storia d’amore. Si narra che un soldato, colpevole di essersi innamorato della figlia di Manfredi, fu rinchiuso nella Torre del Castello. Preso dallo sconforto si gettò nel vuoto e morì.

Cosa vedere

Castello Manfredonico

A pochi passi dal paese, con un’architettura unica nel suo genere, sorge il Castello Manfredonico. Adagiato sopra una rocca di circa 80 metri, la quale padroneggia dalla vetta sul terreno confinante; si accede ad esso attraverso una sinuosa e ripida strada. Il castello di pianta poligonale, con il corpo principale a strapiombo è attorniato da una doppia fascia muraria; una alla base con alte mura merlate, posta a difesa della strada di accesso, la seconda più sopra, che ingloba l’edificio.

L’arco acuto della porta d’ingresso, dove sono incisi due stemmi consumati, introduce all’interno della prima cinta muraria. Di fronte l’entrata si notano le rovine di una vasta scuderia con volte a botte.

All’interno è possibile ammirare nel muro di nord,  quattro feritoie che servivano a fare luce, e grazie ad un recente restauro, anche il pavimento originale costruito con pietre di fiume.

Attraverso un atrio interno, scolpito con due torri smerlate si accede alla seconda cinta muraria. Questa circonda la parte abitata del castello. Ai due lati della porta d’ingresso, si trova una stemma formato da un castello con tre torri, un’altro stemma rappresenta uno scudo con tre aquile.

Superata la porta si accede ad un cortile di forma ottagonale irregolare. Il lato sud-ovest racchiude il corpo residenziale che si adagia sui sotterranei e sulle cisterne, mentre il lato nord comprende la cappella e gli alloggi militari.

Il portone in stile gotico nel cortile, dà accesso alla sala dei Baroni, detta sala del trono. In questa stanza Manfredi incentivò una riunione per l’indipendenza della Sicilia.

Dalla sala dei Baroni si accede a una sala triangolare, chiamata delle “tre donne” conosciuta appunto per la leggenda.

Da una piccola porta introduce nella “sala del camino”, questa ha una volta a crociera e un grande camino incavato nel muro.

Proseguendo più avanti ci si immette nella “sala da pranzo”, con le stesse caratteristiche della precedente, tranne che per una piccola stanza, che fungeva da cucinino.

Un’altra sala a doppia volta è la camera da letto, da qui è possibile ammirare uno splendido paesaggio.

Infine nell’atrio esterno attraverso una piccola salita, si giunge alla cappella del castello.

Costo biglietto: bambini fino a 7 anni gratuito. Da 7 a 20 anni e oltre i 65 anni € 2,00    adulti € 4,00

Orario di ingresso: aperto da martedì a domenica, dalle ore 9:30 alle ore 12:00

Indirizzo: Viale del Castello 1- 93014 Mussomeli (CL)

Chiesa di San Ludovico (Chiesa Madre)

Edificata nella seconda metà del XIV secolo, per volere di Manfredi III che la dedicò a San Giorgio; anche se successivamente, all’ascesa del Castaller, venne dedicata a San Ludovico da Tolosa. Modificata nel corso del tempo, da navata unica, vennero costruite due navate laterali, la facciata in pietra calcarea e il campanile a vela. Opere di pregio sono conservate all’interno della chiesa.

Indirizzo: Piazzale Madrice 15-93014 Mussomeli (CL)

Torre dell’orologio

Costruita a pianta quadrangolare, nel 1500 da Don Cesare Lanza e ricostruita nei primi del ‘900. In alto alla torre venne inserito un orologio a tre quadranti, per permettere la lettura a tutto il paese. In cima si scorgono le merlature ghibelline che insieme alla campana del 1555, abbelliscono la vetta. Su di un lato, la finestra con bifora, richiama quelle del castello Chiaramonte.

Indirizzo: Via Minneci 12-93014 Mussomeli (CL)

Dove dormire

Musmelia Rooms

Se come me desiderate concedervi qualche giorno di relax nell’entroterra siciliano, e più precisamente a Mussomeli, vi consiglio caldamente di soggiornare presso lo splendido Musmelia Rooms.

Il B&B è situato in una delle piazze più belle del centro storico del paese, Piazza Umberto I, chiamata in dialetto “chiazza ranni” per le sue dimensioni. In questo spiazzo ben servito, si trova facilmente parcheggio, ma altresì ristoranti e pub.

Il Musmelia Rooms offre camere spaziose e confortevoli, arredate elegantemente e che si sposano all’interno di un contesto impeccabile.

In una sala panoramica, con terrazza attigua, e vista sulla piazza, viene servita una ricca colazione, con prodotti di ottima qualità.

Il soggiorno è reso gradevole grazie anche alla proprietaria, che con molta gentilezza, accogli i suoi ospiti.

Ancora una volta posso ritenermi soddisfatta della scelta effettuata, che si è rivelata più che ottima.

Indirizzo: Piazza Umberto I 26-93014 Mussomeli (CL)

Mussomeli con le sue bellezze architettoniche, con le sue case attorniate dalle verdi vallate e con la sua posizione panoramica, diventa il luogo ideale, per chi è alla continua ricerca di un angolo di pace.