Il Castello della Cuba di Palermo è un palazzo antico collocato vicino Porta Nuova, sorge all’interno dell’omonimo quartiere e fuori dal centro città. Palermo è una città ricca di residenze nobiliari. Queste raccontano ancora oggi gli avvenimenti di chi ci ha vissuto.
In questo post vi porto all’interno del palazzo signorile della Cuba attraverso le vicende del passato e qualche piccola curiosità.
Storia e curiosità
Il Castello della Cuba fu costruito nel 1180 per il re Guglielmo II detto il Buono, all’interno di un parco che si chiamava il Genoardo.
Il sovrano e la sua corte amavano trascorrere le ore diurne al fresco tra i giardini di agrumi, mentre la sera partecipavano a delle feste. Il Castello della Cuba divenne dunque un luogo di delizie, uno dei Sollazzi Regi (circuiti di palazzi con parchi, situati a Palermo) dei re normanni di Sicilia.
L’edificio nel corso del tempo cambiò il suo utilizzo. Nel 1575 durante la peste di Palermo, venne adibito a lazzaretto. In seguito, nel periodo borbonico fu adattato come caserma.
Grazie ai ritrovamenti di un epigrafe araba reperita ai piedi della Cuba, da Michele Amari studioso della Sicilia araba normanna, è stato possibile stabilire la data e il suo committente.
L’epigrafe, posta su di un muro adiacente al palazzo e tradotta dallo stesso Amari nel 1849, cita le seguenti parole: “Nel nome di Dio clemente e misericordioso. Bada qui, fermati e mira! Vedrai l’egregia stanza dell’egregio tra i re di tutta la terra Guglielmo II re cristiano. Non v’ha castello che sia degno di lui … Sia lode perenne a Dio. Lo mantenga ricolmo e gli dia benefici per tutta la vita”.
Una curiosità interessante che contraddistingue il Castello della Cuba riguarda Giovanni Boccaccio, scrittore e poeta italiano. Egli ambientò alla Cuba la sesta novella della quinta giornata del Decameron. Il poeta scrisse della storia d’amore di Giovanni da Procida per una giovane fanciulla, questa destinata a Federico II d’Aragona.
Cosa vedere
L’edificio come si può vedere dal plastico architettonico esposto in una della sale, era circondato anticamente da un lago artificiale profondo all’incirca due metri e mezzo, e da una grande apertura che si affacciava sull’acqua.
Questo grande rettangolo semivuoto con le sue quattro torri, lungo 31,15 metri e largo 16,80 conserva ancora oggi le mura spesse e le poche finestre, che offrivano maggiore resistenza al calore.
L’interno era diviso in tre ambienti allineati e comunicanti tra loro.
La sala centrale era abbellita da muqarnas, una decorazione architettonica uguale ad una mezza cupola originaria della struttura islamica.
Quella che vedete al centro dell’edificio, in particolare alle mie spalle, è quel che resta di una meravigliosa fontana in marmo, tipico elemento delle costruzioni arabe utile per rinfrescare l’aria.
Costo biglietto: adulti €2,00
Orario di ingresso: da martedì a giovedì dalle 9:00 alle 13:30; venerdì e sabato dalle 9:00 alle 18:30
Indirizzo Castello della Cuba: Corso Calatafimi, 100
Infine se l’articolo vi è piaciuto e desiderate scoprire altre meraviglie storiche di Palermo continuate a seguirmi.
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