Un contorno appetitoso da mangiare in queste calde giornate d’estate, accompagnato da fette di pane è la Caponata. Realizzata con ingredienti semplici, vede protagonista la melanzana. Questo piatto povero della gastronomia siciliana, rielaborato più volte, ha 37 varianti nell’isola, che cambiano da località a località.
Storia e curiosità
La melanzana scoperta dai Cinesi, giunse in Europa intorno al XV secolo grazie agli Arabi. Oggi l’Italia è tra i più grandi produttori e consumatori.
Nel 1700 gli aristocratici, mangiavano la Caponata come piatto unico , ma a base di pesce. Successivamente il popolo, che a differenza dei nobili, non godevano di grandi risorse economiche, sostituì la Lampuga con la melanzana.
L’origine del nome ha diverse scuole di pensiero. Ma quella che più si avvicina, potrebbe ricondursi ad una parola greca attinente alla maniera di tagliare le verdure, “Captos” Capto ossia tagliato.
Ingredienti:
2 melanzane ovali nere
4 coste di sedano
2 cucchiai di capperi
150 g di olive verdi denocciolate
1 cipolla
2 carote
400 g di polpa di pomodoro
50 ml di aceto di vino
2 cucchiai di zucchero
sale
olio extravergine di oliva
Preparazione:
Lavate le melanzane, togliete le estremità e tagliate a dadini di circa 1 cm. Soffriggetele in poco olio a fuoco medio, girandole ogni tanto fino a farle dorare. Mettete le melanzane su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Soffriggete la cipolla tritata, aggiungete le carote e il sedano tagliato a pezzetti, le olive e i capperi, fate insaporire qualche minuto quindi unite il pomodoro e un poco di sale. Fate cuocere 10 minuti.
In un bicchiere versate l’aceto e lo zucchero, mescolate bene in modo che quest’ultimo si sciolga, unite il liquido alle verdure e fate sfumare.
Aggiungete le melanzane fritte, amalgamate al sugo e continuate la cottura per altri due minuti. Versare la Caponata in un piatto, fatela riposare e servitela a temperatura ambiente.
Un consiglio utile: per fare amalgamare i sapori tra loro, preparate la Caponata con un giorno d’anticipo.
Proverbio del giorno:
Manciari ‘nsigna a viviri.
Che tradotto significa: il mangiare fa venire sete.
Scrivi un commento