I bucatini “chi vruoccoli arriminati” sono il piatto più antico e “povero” della cucina popolare palermitana. Con le sue varianti: broccolo bianco o verde e con l’aggiunta o meno di pomodoro, zafferano e “muddica atturrata”(pangrattato tostato) è conosciuto in tutta l’isola. Questo tipico primo dal condimento cremoso è uno di quelle pietanze che da ottobre a maggio, almeno una volta a settimana, noi siciliani non ci facciamo mancare nelle nostre tavole. Questa pasta può essere servita “espressa”, cotta e subito mangiata, altrimenti “arripusata” riposata, quindi cucinata in pentola e dopo passata in forno, come un timballo. Tradizionalmente vengono utilizzati i bucatini, ma vanno anche bene altri formati come gli spaghetti o i rigatoni.
Storia e curiosità
Nel IX secolo l’arrivo degli Arabi in Sicilia, rivoluzionò le abitudini alimentari dei siciliani, furono loro che importarono nell’isola l’utilizzo di diverse spezie, fra cui lo zafferano. Questa ricetta nasce infatti, dal connubio tra la cultura araba e quella spagnola.
In palermitano il cavolfiore si chiama “broccolo” e si pronuncia “vruoccolo”.
Attenzione anche a pronunciare “arriminati” che vuole dire mescolati e deriva dall’atto del continuo mescolare. Se cambiate l’accento cambia il significato “arrimìnati” con l’accento sulla seconda “i”, non vorrà dire mescolato, ma piuttosto “sbrigati”.
Ingredienti:
1 cavolfiore di circa 1kg
400 g di bucatini
50 g di pinoli
50 g di uva passa
50 g di filetti di acciughe sott’olio
1 cipolla
1 bustina di zafferano
olio extra vergine di oliva
sale
pepe
pangrattato tostato
Preparazione:
Pulite il cavolfiore, tagliatelo a pezzetti, lavatelo con cura e scottatelo in acqua bollente salata per 10 minuti. Come cuocere il broccolo senza cattivo odore? E’ sufficiente aggiungere qualche goccia di limone nell’acqua di cottura. Quando il cavolfiore sarà cotto, scolatelo e lasciatelo intiepidire. Consiglio di non buttare l’acqua di cottura del cavolfiore dove andrete a cuocere la pasta. Tritate finemente la cipolla e fatela appassire in una casseruola assieme a un po’ d’olio. Inserite le acciughe e schiacciatele con una forchetta. Aggiungete l’uva passa, i pinoli, il cavolfiore e rosolate moderatamente. Sciogliete lo zafferano in un bicchiere d’acqua di cottura e bagnate il composto, regolate di sale e pepe e fate cuocere per 15 minuti. Lessate la pasta nell’acqua in cui avete cotto il cavolfiore, quando mancheranno 2 minuti, versatela nella casseruola con il condimento e mantecate. Servite i bucatini con una bella spolverata di pangrattato tostato.
Buon appetito!
Proverbio del giorno:
La pignata taliata ‘un vugghi mai.
Che tradotto significa: la pentola guardata non bolle mai.
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